In autunno tornano le sorbole: alla scoperta di questo frutto quasi dimenticato
Le sorbole (o sorbe) sono il frutto del sorbo domestico, una pianta che
appartiene alle Rosaceae e che è originaria dell’Europa Meridionale. Si può trovare un po’ dappertutto, come pianta spontanea che può arrivare a raggiungere anche i 13 metri e sopravvivere a lungo.
Le sorbole sono pomi, che possono raggiungere anche i 4 centimetri di lunghezza, di colore giallo-rossastro, con dei puntini. Quando è maturo il frutto diventa bruno: il suo gusto è leggermente acidulo.
Molto gustosi e succosi, questi frutti sono ricchi di benefici: contengono molta vitamina C, ed acido malico.
In fitoterapia questi frutti sono utilizzati per le loro proprietà astringenti, diuretiche, ma anche detergenti, rinfrescanti e tonificanti, ideali ad esempio per trattamenti di bellezza per la nostra pelle, per renderla più vellutata, morbida e nutrita a fondo.
Curiosità
Secondo antichi scritti medievali nelle culture nordiche, celto- germaniche, iil sorbo, con la quercia, il frassino e il pino, era associato ad un potere magico ed era considerato veicolo o ponte tra mondo umano e divino.
Le sorbole non vanno consumate appena raccolte perchè sono molto allappanti ma devono essere conservate in cassette di legno per un paio di settimane, come si fa per i cachi, per far ultimare la loro maturazione e fare in modo che la loro polpa diventi più molle e il loro sapore più dolce.
Il frutto si può consumare in moltissimi diversi modi: mangiando semplicemente la sua polpa, dolce e gustosa, oppure preparando ottimi derivati come il sidro, i liquori, le confetture e le salse. Già lo scrittore romano Apicio, nel De Re Coquinaria, presenta la ricetta per un piatto salato caldo con le sorbole; oggi invece questo frutto ha trovato spazio in cucina soprattutto nell’ambito dolciario. Al di là dell’uso culinario, le sorbe sono assai apprezzate in ambito medico per le loro proprietà.
In particolare le foglie hanno grandi proprietà lenitive. Spiegava il medico di fine Ottocento, Giuseppe Pitrè, che nel corso delle sue numerose ricerche sul campo aveva scoperto come le foglie bollite di sorbo applicate sui geloni facilitassero la guarigione della parte.
La coltivazione del Sorbo
Il sorbo è un albero che non ha molte esigenze ed è quindi adatto anche
per che non ha molto tempo da dedicare al frutteto o al giardino; non richiede particolari concimazioni ed è poco soggetto agli attacchi parassitari (attenzione però, alcuni uccelli vanno ghiotti dei suoi frutti!).
Poche le raccomandazioni: posizionare la pianta al sole, per permettere la maturazione delle sorbole, e su di un terreno ben drenato. Se si decide di seminare questa pianta si tenga presente che per i primi 15 anni circa non dà frutti e può raggiungere dimensioni notevoli (anche oltre i 10 metri di altezza).